Si può dire innanzitutto che le piante sono costituite da sostanza organica: si presenta sotto forma di molecole originate dalla trasformazione del carboidrato glucosio. Questo zucchero si produce durante il processo di fotosintesi nelle parti più giovani e più verdi della pianta, che sono esposte alla luce.
La cellulosa è uno dei principali elementi che costituiscono una pianta, e sono lunghe catene lineari di glucosio. L’amido è la principale sostanza di riserva di una pianta ed è composto da glucosio in catene non lineari come la cellulosa: è disposto a gomitolo, ed è facilmente disgregabile in molecole. Con questo processo si formano sostanze più complesse e si genera energia.
Il glucosio è la base di partenza e con alcune trasformazioni, utilizzando l’energia fornita dalla disgregazione di altre molecole di glucosio o di suoi derivati, e inserendo talvolta minerali, la pianta produce in modo autonomo tutte le sostanze necessarie per la propria crescita e riproduzione. Sono quindi chiamati organismi autotrofi, dal greco autos, se stesso più trophos, consumatore, cioè consumatore che si nutre di se stesso.
Il fusto è la parte del cormo che porta le foglie e che crea un collegamento con le radici; è la struttura portante della pianta. Le funzioni del fusto sono di sostegno, in modo tale da permettere alle foglie di ricevere acqua e sole, e per permettere ai fiori di essere in alto per essere facilmente impollinati.
Ha inoltre la funzione di conduzione, cioè di creare un legame tra le radici, sorgenti di nutrimento e le foglie, che elaborano il nutrimento.
Si h aquindi una distribuzione delle soluzioni acquose in sostanze nutritive che provengono dall’apparato radicale e delle soluzioni organiche provenienti dalle foglie. Quindi in alcune piante svolge il ruolo di accumulo di sostanza di riserva, di assimilazione e di organo di moltiplicazione vegetativa.