Indice
La graniglia è un conglomerato di granelli di marmo, pietre dure o vetro colorato immersi in un legante cementizio o calce e levigati fino a ottenere una superficie lucida e screziata. La sua bellezza dipende dalla micro-pelle lucida che sigilla i granulati; aggressivi chimici o abrasivi troppo forti possono corrodere questa pellicola, rendendo il pavimento opaco e più poroso. Pulire la graniglia significa quindi rimuovere sporco, macchie grasse e aloni calcarei senza intaccare la lucidatura né dilavare le parti cementizie che tengono insieme gli inerti.
Pulizia quotidiana: scopa in microfibra e detergente neutro tiepido
Per la manutenzione di tutti i giorni basta eliminare polvere e granelli con una scopa elettrostatica o un aspirapolvere dotato di spazzola morbida. Si prepara poi un secchio con cinque litri d’acqua tiepida (circa 35 °C) e due tappi di sapone neutro a pH compreso fra 7 e 8, preferibilmente formulato per pietre naturali. Il mocio in microfibra ben strizzato passa a sezioni di due metri quadrati senza ristagni d’acqua; la microfibra trattiene lo sporco mentre l’acqua tiepida facilita la solubilizzazione del grasso domestico. Non occorre risciacquare: il sapone neutro non lascia aloni né film appiccicosi.
Sgrassare in profondità una volta al mese con detergente leggermente alcalino
Nelle cucine o nelle zone di passaggio intenso si formano patine di oli minerali. Una volta al mese si può impiegare un detergente specifico per pietre, leggermente alcalino (pH 9-10): si diluisce al 3 %, si stende con mop, si lascia agire cinque minuti senza far asciugare e si strofina con uno spazzolone a setole medie. Prima che il liquido asciughi, si aspira con un aspiraliquidi o si raccoglie con panni in microfibra ben strizzati. Si completa con un rapido risciacquo di sola acqua tiepida. Questa procedura rimuove i depositi grassi senza intaccare la lucidatura.
Eliminare aloni calcarei e macchie di ossidazione con acido tamponato
Se la graniglia mostra aloni bianchi di calcare (soprattutto vicino ai termosifoni o dopo infiltrazioni) si usa un detergente acido tamponato specifico per marmo e pietre non calcaree: in genere a base di acido citrico o fosforico lieve, con pH intorno a 2-3 ma additivato per non “mordere” il cementizio. Si diluisce secondo etichetta, si applica con spugna sulla zona e si lascia agire due-tre minuti. Si risciacqua subito con abbondante acqua fredda e si asciuga con panno; l’acido tamponato scioglie il velo di calcare ma non corrode i granelli di marmo se usato correttamente. Da evitare acidi forti (muriatico, cloridrico) e anticalcare aggressivi da bagno.
Ripristinare la brillantezza con cera microcristallina protettiva
Dopo la pulizia profonda si può stendere (due volte l’anno) una cera liquida microcristallina specifica per graniglia: va diluita al 5 % in acqua tiepida, stesa con mop ben strizzato e lasciata asciugare senza calpestare. La cera forma una pellicola sottilissima che esalta la lucidità, riduce l’assorbimento di macchie e facilita le pulizie quotidiane. Evitare cere metallizzate troppo spesse: creano film plastici che con il tempo ingialliscono.
Macchie localizzate: approccio mirato
- Olio da cucina: tamponare subito con carta, cospargere la zona con bicarbonato per 15 minuti, spazzolare leggermente e lavare col neutro.
- Vino o caffè: pulire al volo con panno inumidito, poi passare soluzione neutra. Se resta alone, applicare impacco di bicarbonato + acqua ossigenata 12 volumi per 30 minuti, risciacquare.
- Ruggine di oggetti metallici: usare gel antiruggine a base di acido ossalico specifico per marmo e graniglia; applicare con pennellino, attendere, risciacquare.
Cosa evitare per non danneggiare la superficie
- Detergenti fortemente alcalini (candeggina, ammoniaca concentrata): saponificano il legante cementizio.
- Acidi forti (anticalcare da WC, muriatico): corrodono il carbonato di calcio dei granelli marmorei.
- Spugne abrasive in metallo o dischi marroni da monospazzola: graffiano la lucidatura.
- Vapore a 100 °C diretto: shock termico che può far “scoppiare” i granelli di marmo.
- Cere autolucidanti troppo spesse: creano effetto plastica e intrappolano sporco.
Conclusioni
Il pavimento in graniglia conserva la sua luminosità per decenni se si mantiene con sapone neutro tiepido, piccoli sgrassaggi mensili e rimozione puntuale di calcare con acido tamponato. La cera microcristallina semestrale sigilla i pori e facilita tutto il resto. Evitare sostanze estreme mantiene intatta la brillantezza dei granelli e la compattezza del legante, assicurando al pavimento quella combinazione di eleganza e robustezza che lo rende ancora oggi una delle pavimentazioni più apprezzate in ambienti classici e moderni.