Quello che troverete qui sotto, è la mia personale esperienza nella costruzione fisica di una vasca da circa 70 LT con filtro biologico classico a tre stadi, possibilità di montare fino a 4-5 neon ma con le centraline di accensione lontano dalla vasca (in terra o nell’armadio di supporto della vasca) con riscaldatore, pompa e quant’altro vi verrà in mente di installare.
Pertanto, vi esorto a non prendere per oro colato quello che leggerete, ma ad usarlo come base di partenza per miglioramenti che riterrete opportuni.
Tanto per cominciare, una volta deciso il luogo dove metterla, mi sono informato in merito al tipo di vetro da usare ed al suo spessore. Se girate per qualche negozio e visionate gli acquari di tipo industriale, noterete che per acquari da circa 70 LT di capacità totale, lo spessore dei vetri utilizzato è il 6 mm. Le dimensioni medie di queste vasche si aggirano tutte sui 70 x 30 x 45-50 di altezza. Bene, la mia vasca ha più o meno queste dimensioni. Io però ho preferito non rischiare sullo spessore del vetro ed ho optato per l’8 mm. Il vetraio che deciderete di utilizzare, se pratico della costruzione degli acquari, vi potrà anche lui dare un parere; il mio è che il 6 mm va bene, l’8 mm da margini di garanzia ben più elevati, a fronte di un costo non troppo superiore. Il tipo di vetro utilizzato, è quello comune; nessun multistrato o cose simili. Non servono, e a quanto detto a me non vanno nemmeno bene. Ma qui entriamo nel campo dei pareri. Per inciso, costo totale di tutti i vetri tagliati, forati e smerigliati circa 40.00 €.
Ok. Una volta deciso di che dimensioni volete la vasca, dovrete ricordarvi che lo spazio laterale da adibire a filtro biologico dovrebbe essere di circa il 12-15 % del volume della vasca. Questo significa che su una vasca da 70 x 30 , lo spazio utilizzato sarà all’incirca di 10-12 cm ( dimensioni più piccole renderebbero difficile la manipolazione dei componenti il filtro) compreso lo spessore dell’opalina scura di separazione. E qui, si presenta il primo problema.
Se sottraete questo valore alla dimensione della vasca, troverete che la lunghezza effettiva dello spazio a disposizione si riduce a circa 60 cm. Il problema sorge quando si dovranno mettere le lampade per l’illuminazione. Per esperienza personale, ho notato che nella categoria dei neon da 18 W c’è una maggior gamma di scelta sui tipi, spettri e marche. Ma questi neon sono lunghi poco peno di 60 cm e con i relativi cappucci in silicone, la loro lunghezza arriva a circa 65 cm. Questo vi obbligherà a disporre gli stessi (al max 2 perché di più non ce ne stanno) sulla diagonale della vasca, creando disparità nella distrubuzione della luce sul fondo dell’acquario. La soluzione è quella di adottare i neon da 15 W che “tutto fuori” occupano circa 50 cm. Ma valgono i discorsi sopra detti sulla possibilità di reperire tubi più adatti alle nostre esigenze. Diversamente dovrete dimensionare la vasca in modo che lo spazio effettivo dove abiteranno i nostri amici acquatici, sia almeno di 65-70 cm. Sempre che lo spazio che avete a disposizione ve lo conceda.
Ok. Giunto a questo punto, avevo deciso di che dimensioni farlo, avevo considerato lo spessore del vetro da usare…… non mi restava che elencare le varie lastre con le relative misure che mi servivano. E qui entra in gioco un altro problema. La base dell’acquario, la faccio “inglobare” dalle pareti o faccio si che le pareti vi si appoggino sopra. Per esperienza vi consiglio di far si che la base sia inclusa dalle pareti. Io ho fatto il contrario, ed ho solo poi capito che farla includere era la soluzione migliore. Il motivo è solo di carattere costruttivo e non strutturale. Resistono bene entrambe le soluzioni al peso ed alla pressione dell’acqua, ma la realizzazione con base inclusa nelle pareti è di gran lunga più semplice. Più avanti ci sarò modo di capirlo. Quindi, passiamo all’elencazione dei pezzi che serviranno:
(queste sono le misure che servirebbero per realizzare un acquario con misure di 70 x 35 x 50h con vetro dello spessore di 8 mm)
N. 2 lastre da 70 x 50 cm ( lato anteriore e posteriore)
N. 2 lastre da 50 x 33.4 (lato destro e sinistro) la misura di 33.4 è data da 35 cm della dimensione che vogliamo raggiungere meno lo spessore delle due lastre anteriore e posteriore che ingloberanno le laterali
N .1 lastra di opalina da 49.2 x 33.4 (è il vetro scuro adibito a separare la vasca dal filtro biologico; l’opalina di solito ha uno spessore inferiore al vetro, ma essa non ha funzione strutturale ma solo divisoria, quindi non è un problema) (fig. 1 COLORE AZZURRO)
N. 2 listelli da 33.4 x 5 ( sono le due strisce di rinforzo ed appoggio neon) (fig. 1 COLORE ROSSO)
N. 1 lastra da 12 x 45 (una delle due paratie del filtro) (fig. 1 COLORE GIALLO)
N.1 lastra da 12 x 35 (l’altra paratia del filtro) (fig. 1 COLORE ROSA)
Qui sotto trovate uno schema approssimativo con indicato la dislocazione delle lastre sopra menzionate.
Se desiderate realizzare anche i due coperchi (quello della vasca e quello del filtro in vetro), dovrete aggiungere anche quelle due lastre all’elenco sopra menzionato, ma io vi consiglio di farle di plexiglas spessore 5mm che è molto robusto, pesa decisamente meno e non si romperà mai anche se vi cade accidentalmente per terra.
La lastra di opalina, ed una delle due lastre laterali (quella del filtro) andranno anche forate nella parte alta, (il più in alto possibile) con dei fori di circa 3 cm (ci devono passare le spine ed i cavi sia dei neon, che del riscaldatore, della pompa, ed eventuali tubi di gomma per Areatore e impianto CO2) (fig. 3 fori di colore ROSSO). Prevedeteli in numero maggiore di quello che vi sembra sufficiente, perché se poi ve ne serviranno altri sarà impossibile farne ad acquario realizzato. Non fatevi problemi di indebolimento strutturale poiché tali fori sono fuori dalla zona livello acqua (fig. 3 linea colore AZZURRO), e (salvo che facciate una groviera) non daranno problemi. Diciamo che 2-3 fori da circa 3 cm dovrebbero essere la quantità giusta. Dovrete anche farvi fare i fori per l’ingresso (fig. 3 fori di colore GIALLO) e l’uscita (fig. 3 fori di colore ROSA) dell’acqua dal filtro. Quelli in ingresso li farete (diciamo 3-4) in basso verso la parte anteriore dell’acquario, quelli di uscita diametralmente opposti nella parte alta. Vi consiglio anche qui di fare fori uno sopra l’altro (2 al max 3) in modo da decidere poi a realizzazione finita quale usare in base a dove arriverà il livello dell’acqua. Gli altri inutili li chiuderete con delle grigliette per fori da filtro biologico riempite di silicone. Prima di farvi fare questi buchi, è consigliabile andare in negozio e acquistare le grigliette che intendete utilizzare( ce ne sono di almeno 2 misure diverse), in modo che il vetraio possa forare avendo a disposizione un campione di quello che poi utilizzerete. Per calcolare l’altezza dei sopradetti fori dovete tenere presente per quelli d’ingresso (fig. 3 GIALLI) di che spessore realizzerete il fondo (di solito mai meno di 5 cm anche nella parte anteriore) e per quelli di uscita (fig. 3 ROSA) l’altezza massima della colonna d’acqua. Considerate lo spazio che andranno ad occupare i neon in altezza e regolatevi di conseguenza.
Ultima considerazione sul materiale necessario: IL SILICONE. Qui esistono diverse scuole di pensiero a riguardo, ma tra tutte le campane che ho sentito, ho capito che la cosa importante è che non sia un silicone antimuffa o antibatterico, perché le sostanze che rilascerebbe nell’acquario, ucciderebbero la flora batterica vitale per il buon funzionamento dello stesso. Quindi, io vi posso dire che ho usato quello classificato come ACETICO, che è anche tra i più puri in commercio. Lascio a voi decidere se usare quello trasparente o quello nero, resta solo una questione di estetica e non strutturale. Non risparmiate sulla buona qualità del silicone, ma non fatevi fregare dei soldi per siliconi venduti come apposta per acquari. Sono siliconi come gli altri. Oltretutto con 2 tubi di quelli da montare sulla pistola si realizza il tutto e ne avanza anche. Se lo acquistate dal vetraio insieme ai vetri potete farvi dare quello professionale che usano loro. E’, di solito, tra i migliori che si possano reperire.
FASE REALIZZATIVA
Una volta che avrete a disposizione tutto il materiale, dovrete procurarvi anche del buon nastro di carta, e una lametta da rasoio di quelle che si montano sui rasoi vecchi.
La preparazione dei vetri va fatta seguendo questo criterio: incollate il nastro di carta lungo tutti i lati di ogni lastra ove andrà il silicone, lasciando dal bordo una distanza pari allo spessore del vetro che avete deciso di utilizzare se la lastra è inglobata, del doppio se la lastra ne ingloba un’altra. Esempio, la base dell’acquario, andrà nastrata su tutti e 4 i lati lasciando 8 mm di spazio, mentre la lastra anteriore e posteriore, andrà nastrata a 16 mm dal bordo. Questo serve per ottenere siliconature precise e senza sbavature.
Il nastro va tagliato con precisione, e ad ogni incrocio, va tagliato a 45° (come indicato dai segni neri). Questo piccolo trucchetto permette di togliere lo scotch una volta completato l’incollaggio senza problemi e senza rovinare le siliconature.
Una volta preparate tutte le lastre, vi resta da fare ancora un’operazione fondamentale prima di procedere alla realizzazione finale.
La lastra laterale che andrà a comporre il filtro biologico, va precedentemente realizzata per quanto riguarda la lastra di separazione che non appoggia alla base. Questo perché diversamente risulterà molto complicato far rimanere sospesa la lastra che non appoggia a niente mentre si attende che il silicone asciughi (si tenga presente che il silicone fa presa quasi definitiva dopo circa 45-60 minuti).
Se lo ritenete opportuno, potete utilizzare la stessa tecnica del nastro adesivo anche dove andrà poi a collocarsi la lastra di opalina, per ottenere siliconature esteticamente belle.
Quindi, dopo aver predisposto tutte le lastre come sopra detto, potete procedere all’incollaggio. Vi consiglio vivamente di fare questo lavoro in due, perché la mano di una persona vi sarà molto utile.
OK.
Ora disponete sulla parte di vetro delimitata dal nastro adesivo una congrua quantità di silicone e partendo dalla lastra posteriore e da quella laterale opposta al filtro, inglobate la base. Ora si capisce perché la base inglobata aiuta e non poco la fase realizzativa. In pratica non dovete fare stare in equilibrio le due lastre sopra la base, ma l’adesione del silicone al bordo dei vetri, assicura già una buona presa.
Aiutatevi con del nastro a tenere ferme le lastre, e procedete via via a chiudere l’acquario, lasciando per ultima la lastra anteriore che siglillerà il tutto. Per tirare il silicone e renderlo esteticamente valido, usate il dito bagnato con acqua saponata che permette di non incollarsi le dita e ti tirare bene il silicone. Prima che lo stesso asciughi, diciamo al max 10 minuti, togliete il nastro adesivo e otterrete delle splendide siliconature.
Ora che il vostro acquario è finito, lasciate asciugare tutta la struttura per almeno 2 gg prima di spostarla e riempitela non prima di 3 gg.
Per coprire la parti che non volete fare vedere, acquistate del PVC adesivo ( si trova nei grossi centri di fai-da-te) e ornate a piacere la vostra realizzazione.
Può essere che non sia stato esauriente in alcuni punti.