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L’impianto elettrico è una delle componenti fondamentali della casa. Da esso, infatti, dipende la maggior parte dell’approvvigionamento energetico dell’abitazione e, di conseguenza, il funzionamento dei dispositivi di domotica, dei pannelli di controllo elettronici e dell’attivazione dei dispositivi di illuminazione.
Per questo, una progettazione oculata e una realizzazione a regola d’arte sono indispensabili per la corretta funzionalità dell’impianto, anche in termini di sicurezza.
La progettazione dell’impianto elettrico
Le normative di riferimento impongono che la realizzazione di un impianto elettrico (domestico e non solo) passi attraverso una fase preliminare di progettazione. Quest’ultima non serve soltanto ad individuare la distribuzione dei punti di erogazione dell’energia elettrica o la collocazione delle cassette di derivazione e degli interruttori di controllo (i cosiddetti “salvavita”).
Una progettazione oculata è necessaria al fine di ottenere un impianto funzionale, in grado di combinarsi in maniera ottimale con l’arredamento, gli altri impianti e le caratteristiche strutturali di tutti gli ambienti della casa.
L’impianto viene generalmente progettato e realizzato durante la fase intermedia dei lavori di costruzione di una casa, assieme ad altri apparati (acqua e gas) perché in alcuni casi è necessario combinare più sistemi o perché il progetto generale prevede un controllo centralizzato.
Per via della vasta quantità di soluzioni attuabili, è bene rivolgersi a figure specializzate del settore, così da avere opportune garanzie: per legge, infatti, l’impresa che si occupa della realizzazione dell’impianto deve seguire le regole dell’arte e rilasciare un attestato di conformità.
Naturalmente, oltre ad una buona progettazione è necessario affidarsi a figure qualificate e sincerarsi della bontà dei materiali impiegati. Sia per la prima installazione sia per eventuali interventi di manutenzione, acquistare articoli di qualità è importante: è possibile rivolgersi tanto ai negozi fisici di materiale elettrico sia agli store online specializzati, come ad esempio Emmebi Store, che consentono di scegliere tra la vasta gamma di prodotti specifici, consultando apposite sezioni dedicate a marchi di settore, quali il catalogo Gewiss o di altri marchi.
Le caratteristiche di un buon impianto elettrico
Oltre ad essere a norma con le prescrizioni di legge relative alla realizzazione ed alle caratteristiche fisiche dei materiali, un buon impianto elettrico domestico deve essere funzionale ed efficiente.
La funzionalità viene perseguita già in fase di progettazione, individuando la miglior distribuzione possibile per le prese in uscita e le cassette di derivazione. È importanti, infatti, predisporre questi elementi in modo tale che non vengano occultati da oggetti di arredo né risultino particolarmente difficile da raggiungere o da utilizzare. Per quanto riguarda i dispositivi fissi di illuminazione, questi vanno collocati ed allestiti in modo da ottenere una distribuzione omogenea della luce in tutto l’ambiente.
Un impianto efficiente, oltre che per la funzionalità, si caratterizza per l’economicità d’esercizio, ossia la capacità di limitare gli sprechi, in termini di dispersione del calore ed assorbimento energetico. Da questo punto di vista, una delle soluzioni che meglio di altre si prestano allo scopo è quella delle luci a LED: adatte sia all’uso interno che a quello esterno, sono molto più durature di quelle a incandescenza e producono più luce con un minor assorbimento di energia.
Le normative di riferimento
La realizzazione degli impianti elettrici è regolamentata, in Italia, dal Decreto del ministero dello sviluppo economico 22 gennaio 2008, n. 37 riguardante le “attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici”. L’articolo 5 prevede che per le procedure di installazione, trasformazione o ampliamento di goni tipo di impianto venga redatto un progetto; l’azienda che si fa carico dei lavori, affidandoli a personale in possesso di specifici requisiti tecnici, “rilascia al committente la dichiarazione di conformità degli impianti realizzati” al termine dei lavori predisposti. Al decreto in questione si affianca la Norma CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) 64-8 in tutte le sue varianti più recenti.